venerdì 24 dicembre 2010

Il mendicante di firme (parte 3)!

bansky

[...]

- Ciao ragazzi, ce l’avete un minuto?

- Ciao..


- Ciao piacere, mi chiamo Franco. Lo sapevi che ogni minuto un bambino si ammala o muore perché non ha accesso all’acqua potabile?


- Sì..ehm cioè.. so che c’è questo problema..cioé..nel senso…noi siamo fortunati..


- Siamo molto fortunati. Lo sai che basta poco per aiutare uno di questi bambini?


- Si lo so..


- Basta un piccolo contributo da qui. Noi siamo un’associazione attiva da anni per aiutare i bambini in difficoltà nei paesi poveri. Abbiamo però bisogno di un aiuto finanziario. Pensa che con soli 120 franchi all’anno, 10 franchi al mesi, aiuterete un’intera famiglia ad accedere all’acqua potabile..


- ..E ma..120 franchi non è così poco..nel senso..


- Sono 10 franchi al mese..vedo che il tuo amico fuma..non sono neanche due pacchetti di sigarette al mese..Pensateci bene..


- Effettivamente..


- Dovete solo compilare questo formulario..ci mettete i dati della postcard..e pensiamo tutto noi. Siamo certificati da un organo di controllo che verifica il nostro lavoro..inoltre..riceverete quattro volte l’anno la nostra magica rivista. Se poi non siete più d’accordo di pagare..basta chiamare questo numero verde per annullare l’impegno..


- Vabbé..compilo qui..


- Si..molto gentili..é un gesto importante..un piccolo sacrificio per noi..un grande aiuto per chi soffre..vi saremo infinitamente grati..


- Ok..


- Infine.. ecco a voi due spille che potrete indossare in segno di solidarietà verso i più sfortunati..


- Grazie..


- Ciao ragazzi..alla prossima..


- Ciao..

*

E anche questa è fatta. Sono un professionista della firma. Un mercenario. Oppure un mendicante, scegliete voi. Con i ragazzini è più facili. Poi con quelli vestiti così, stile neohippy, è ancora più semplice. So come attaccarli perché anche io andavo in giro conciato così. Due frasi e si sentono le cacche dell’umanità. E così firmano. Obiettivo numero uno: fare sentire la gente una cacca. Una merda.

Ogni tanto ho un conflitto di coscienza. Nei pochi momenti di pausa che mi concedo (poiché la pausa in fondo va a spese del mio guadagno) mi capita spesso di pensare a che cavolo sto facendo. Già il fatto che devo allontanarmi perché non posso fumare vicino allo stand con la giacca dell’associazione mi fa indiavolare. Dovreste vedere come mi hanno conciato: sembro un pupazzo attira idioti.

Ho sempre voluto lavorare per una buona causa. Mi fanno schifo le banche e le grosse imprese che pensano solo ai propri profitti. Un amico – uno che se ne intende – mi ha fatto però capire che studiare scienze umane è proprio da stupidi. Facevo prima a studiare ingegneria astrolunare o qualche cagata del genere. Almeno non mi potevo lamentare: sarei un homo faber senza paranoie. Invece sono uno stupido spaziale.

Comunque, questo lavoro mi sembrava una buona opportunità. L’annuncio sul giornale diceva così: “con questo lavoro guadagni bene, nel vero senso della parola, ricevi un buon salario di base, bonus commisurati alle prestazioni e in più ti impegni per una buona causa..” Fantastico, quello che fa per me, mi sono detto.

Ho chiamato il numero indicato: ha risposto uno svizzero tedesco che mi ha fatto capire che mi avrebbero mandato un formulario da compilare. Un paio di giorni dopo mi ha richiamato lo svizzero tedesco e mi ha fissato un appuntamento. Così, un lunedì mattina mi sono presentato naturalmente in ritardo, all’indirizzo indicato. Era un colloquio di gruppo. Pare sia una nuovo metodo usato nell’ambito delle risorse umane. Risorse umane: due parole dalle quali è bene diffidare. Prese singolarmente hanno dei significati interessanti ma in simbiosi mi sembrano pericolose. Come quelli che vanno in giro a picchiare in gruppo: da soli sono agnellini.

Quando sono entrato al colloquio almeno venti persone, più o meno della mia età, stavano già discutendo dei loro progetti professionali. Tutti più o meno con la stessa prospettiva: vendere sigarette al sabato sera oppure mendicare firme. Sono rimasto colpito dalla serietà della faccenda. Caspita, una mattinata per vedere se si era il tipo di persona adatta a questo tipo di lavoro. Dal mucchio dei venti ne hanno ritenuti sei, tra cui io. Ero riuscito brillantemente a dimostrare di essere un buon comunicatore. Un potenziale mercenario della firma, con una buona parlantina. Sono sempre stato bravo ad incantare la gente..

*

[...]

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