mercoledì 12 gennaio 2011

Una (mal)destra previdenza!



Stati Uniti: Sarah Palin, leader della destra populista del partito del té, qualche tempo fa pubblicò sul suo sito un manifesto raffigurante dei bersagli sparsi quà e là sul territorio americano. Degli avversari da abbattere con ogni mezzo, poiché colpevoli della deriva morale e del « socialismo sanitario » voluto dai democratici : «shootin democrats for fun and profit ». Nel bersaglio della Palin figurava, tra gli altri, Gabrielle Giffords, deputata democratica dell’Arizona.

Colpita. Missione compiuta, Sarah.

Tucson, Arizona: qualche giorno fa un folle ha preso alla lettera il manifesto della Palin sparando un colpo in testa alla Giffords e ammazzando altre 6 persone innocenti.

Il tiro a segno è da poco stato tolto dal sito Internet.


Italia: il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, dopo aver dato del cretino al giornalista e blogger Mario Adinolfi durante una trasmissione televisiva, ha in seguito rincarato la dose :

«bamboccione….io vorrei che qualcuno (lo) pichiasse» (http://www.youtube.com/watch?v=Ijihy5QADaw

Colpito. Missione compiuta, direttore.

Via Gasparri, Roma, sabato sera: un gruppo di otto bulli romani ha circondato il giornalista prendendolo a pugni e caschi in faccia al grido de « er ciccione ». Per fortuna Adinolfi é abbastanza massiccio da essere riuscito ad allontanare la banda.

Lo stesso blogger ha affermato che gli otto bulli probabilmente non sanno nemmeno dell'eistenza di un giornale chiamato "Il Giornale": i due episodi non sono necessariamente collegati tra loro. Sallusti, d'altro canto, afferma di essere stato mal interpretato e strumentalizzato.


È triste constatare come i proloqui falangisti di certa destra, negli Stati Uniti come in Italia (ma occhio, Svizzera!), verso la violenza spiccia da usare contro chi non la pensa come loro, si trasformano a volte in nera realtà.

Senza voler attribuire relazioni causa-effetto, sarebbe meglio che certi personaggi pubblici abbassassero i toni.

Sarebbe meglio se se ne stessero zitti.



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