mercoledì 4 novembre 2009

I porci scomodi : tra febbre suina e maialate farmaceutiche

Influenza suina : è allarme in tutto il mondo. Così si evince dalle dichiarazioni dell’O.M.S che l’11 giugno scorso ha dichiarato il livello 6 di pandemia, la più elevata delle fasi pandemiche previste (1). I casi di contagio ufficiali erano 182.166 e le vittime 1.799 (2), poco più dello 0,9%. Gli incassi delle multinazionali farmaceutiche intanto vanno alle stelle. Ma cosa si cela realmente dietro tutto questo allarmismo mediatico? Dubbi e lacune di un contagio previsto.


di Mattia Pacella

Dopo l’influenza aviaria, ecco un'altra immane paura : la febbre porcina. In poco tempo si è passati dai polli ai maiali. Nessun salto di categoria, dalle stalle si è restati… alle stalle! Verrebbe scherzosamente da aggiungere, quasi fosse la trama di un film tragicomico diretto dai fratelli Vanzina, che tra l’altro avevano intitolato una loro produzione proprio “Febbre di cavallo”, giusto per rimanere in tema. Purtroppo qui non stiamo parlando di fantascienza cinematografica o di commedie trash, bensì di dati ed eventi tristemente reali e tangibili.

Tralasciando scherzi e metafore animalesche, va dunque detto che dopo il costante bombardamento mediatico degli ultimi tempi, sembrerebbe che una tragedia colossale sia pronta a scatenarsi e a decimare la popolazione del pianeta. Parlando di dati ufficiali, poche settimane fa, il segretario dell’O.M.S. Gregory Hartl ha dichiarato che la diffusione del virus A (H1N1) si sta avvicinando a coinvolgere "il 100% del pianeta". Secondo quest’ultimo, almeno 160 Paesi o territori su un totale di 193 aderenti all'O.M.S. sono stati interessati dal virus (3). Si è perciò passati al sesto ed ultimo livello, detto anche picco del periodo pandemico, dove il virus si trasmette in tutta la popolazione e la pandemia è nel pieno del suo corso.

Per ciò che riguarda i numeri di contagiati e morti, in base all'ultimo bilancio diffuso dall'O.M.S., nel mondo i casi confermati di influenza A sono arrivati il 21 agosto a 182.166 e le vittime 1.799, ossia poco più dello 0,9%. Anche se si tratta di un virus molto più contagioso di uno classico, siamo di fronte a una percentuale insignificante di mortalità. Tre volte inferiore a quella di una semplice influenza, e che colpisce perlopiù persone anziane con più di 65 anni e bambini con meno di due anni (4).

Che dire allora di questi dati? Se si dispiegano così tante risorse economiche e vaccini, perché la percentuale di morti è cosi bassa? Ma soprattutto perché un tale accanimento mediatico? Le cifre in merito ci fanno riflettere, e sembrano perciò relativizzare di molto la portata di questa infausta ondata di morte ipotizzata da media e istituzioni competenti. Di certo, però, resta il fatto che le dichiarazioni e gli allarmismi al riguardo non sembrano placarsi, al contrario lo spietato quanto abietto terrorismo psicologico sembra mischiarsi in un crogiuolo di infauste previsioni relative una pandemia mondiale che è pronta – e non si sa cosa stia aspettando – a decimare vittime in tutti gli angoli della terra.

Timori e fobie indotte da questo martellamento continuo, che veicolano in noi ignari cittadini ansie e paure capaci di farci trovare in situazioni di disagio e smarrimento, tali da limitare le nostre azioni di vita quotidiana. Si vive con la paura di andare a fare la spesa o di entrare nella metrò, di camminare per strada o di appoggiarsi a un corrimano. Una psicosi generalizzata che a causa di uno starnuto in un ristorante ti fa passare per uno zombie pronto a schiattare definitivamente di lì a poco. Ma di certo, ed è questa l’autentica tragedia, ci sono soprattutto i guadagni delle case farmaceutiche che vanno alle stelle, altro che stalle, in barba alla crisi economica tanto paventata e che tanto sta dilaniando, come la reale pandemia di questo periodo, le tasche della gente comune. Ma questo è un altra storia. Noi stiamo parlando qui di una storia diversa, non compresa, che si sa, ciò che non è compreso tende a ripetersi.
Facciamo un salto indietro e andiamo nel febbraio 1976, ed esattamente negli Stati Uniti d’America.
Le televisioni dell’epoca mandavano in onda continuamente spot pubblicitari per terrorizzare i sudditi americani e convincerli a farsi vaccinare contro... l’influenza suina!
Avete letto bene: influenza suina. 
Fu il presidente Gerald Ford ad imporre il vaccino, dopo che l’epidemia colpì la base militare di Fort Dix nel New Jersey uccidendo 19 militari. Non è stato detto che molto probabilmente la vera causa di queste morti è da imputare ai numerosi vaccini che i soldati sono tenuti a fare. 
Nella rivista britannica “Time” del 27 aprile 2009, si può leggere in che modo il vaccino del 1976 provocò dozzine di morti e gravi effetti collaterali come la Sindrome di Guillan-Barré (progressiva paralisi agli arti): ci furono più morti (oltre 30) per colpa del vaccino che per il virus dell’influenza suina. 
Oggi, a distanza di ventitré anni, la storia si sta ripentendo: i media trasmettono spot terroristici, i responsabili della salute pubblica creano paura e spingono alle vaccinazioni di massa, Big Pharma si frega le mani. 
I morti e i danneggiati (e non per colpa del virus) cresceranno esponenzialmente parallelamente alle pratiche preventive come le vaccinazioni. Esattamente come in passato.

La storia si ripete, infatti, e si ripetono nel contempo i profitti della case farmaceutiche internazionali. I governi di paesi come Inghilterra, Francia e Australia hanno già dichiarato l'intenzione di voler vaccinare (forse obbligatoriamente) l'intera popolazione, mentre gli Stati Uniti d'America almeno il 50% (cioè 160 milioni). 
Addirittura lo Stato svizzero sta facendo incetta di vaccini, per un totale di 13 milioni di dosi, se si pensa che si contano in Svizzera poco più di 7 milioni e mezzo di abitanti si hanno quasi 2 vaccini per persona. Un’assurdità! Un’assurdità che però peserà sulle casse statali, e farà guadagnare le case farmaceutiche quasi 130 milioni di franchi (fonte : 24 heures). Così almeno ha annunciato Pascal Couchepin al Consiglio nazionale prima di lasciare palazzo federale e tornare definitivamente in Vallese. Spero non in mezzo ai polli e ai porci. Nella penisola vicina invece si viene a sapere che Enrica Giorgetti, moglie dell'attuale Ministro del Welfare Maurizio Sacconi, è Direttore Generale di Farmindustria (fonte, sito ufficiale di Farmindustria).
Quindi il responsabile del dicastero che controlla, tra le altre cose, la salute degli italiani è sposato con la direttrice della lobbie dei farmaci, che riunisce le 200 aziende del settore più influenti. 
Non male come conflitto d'interessi! Altro che polli, qui son proprio maialate. In totale dunque, i vaccini della Roche, con il suo Tamiflu + 8,25% di vendite in pochi mesi, e della Glaxo, con il suo Relenza + 5,67% di profitti in altrettanti pochi mesi, fanno guadagnare somme enormi alle case farmaceutiche. Ad esempio, ancora la Roche ha guadagnato oltre i 3,5 miliardi di dollari e la francese Sanofi-Aventis ha ricevuto soltanto dal governo USA nel 2008, 195 milioni di dollari. Non male dunque l’incasso di queste case farmaceutiche che da quando la fantomatica pandemia che dovrebbe sterminare l’umanità intera ha fatto, “pardon” rifatto, la sua comparsa stanno ingrassando sempre più le proprie tasche. Una pandemia che come detto causa la morte di una fetta esigua, la 0,9% dei contagiati. Certo, non è da sottovalutare, ma un così sproporzionato rapporto tra pericolosità e guadagni resta una correlazione spregiudicata che fatica a trovare spiegazioni.

E proprio mentre termino di scrivere questo articolo, mi giunge una e-mail della mia università inerente le misure di prevenzione per l’H1N1 e che mi suggerisce di vaccinarmi al più presto. Un infausto gioco del destino? Ma, chi lo sa, forse toccherà anche a me fare il vaccino… La storia si ripete!

Mattia Pacella

Riferimenti bibliografici:
(1)Vedere a questo proposito: http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/esteri/febbre-suina/febbre-suina/febbre-suina.html
(2)http://www.who.int/csr/don/2009_08_21/en/index.html (fonte O.M.S. - 21 agosto 2009)
(3)http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/cronaca/nuova-influenza/tutto-il-pianeta/tutto-il-pianeta.html
(4)http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs211/en/

Per saperne di più
:
http://www.youtube.com/watch?v=hcKmFlPpKzA&feature=PlayList&p=DAE8BFC8B2EDFCBF&index=77

http://www.youtube.com/watch?v=UunAVBecLOk&feature=related

http://en.wikipedia.org/wiki/Oseltamivir

http://www.forbes.com/feeds/afx/2007/04/05/afx3585482.html

http://www.youtube.com/watch?v=ORxUwcIkVgo&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=xRCk-HVCz8w&feature=related

http://www.disinformazione.it/vaccini_squalene.htm

http://www.time.com/time/health/article/0,8599,1894129,00.html

http://www.disinformazione.it/influenza_porcina.htm

http://www.medicinenon.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=18

http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/cronaca/nuova-influenza/tutto-il-pianeta/tutto-il-pianeta.html

http://bourbaki.blog.lastampa.it/bodegones/2009/05/febbre-suina-è-pandemia.html

http://www.who.int/csr/don/2009_08_21/en/index.html

http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs211/en/

http://www.24heures.ch/route-tue-jeunes-sida-2009-09-11-0

5 commenti:

  1. chiaro e coinciso! fantastico

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  2. 4 mesi fa avevo detto che questa roba si cura con il paracetamolo e una settimana a letto... rimango della stessa idea!
    bravu pach, scappa se vengono a vaccinarti di forza!

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  3. 130milioni per quelle multinazionali sono briciole...

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