lunedì 7 dicembre 2009

L'assassino silenzioso!



Il 10 dicembre si apre a Torino il processo eternit. Il primo processo penale al mondo per la strage dell’amianto. Con 2889 parti lese é il secondo più grande processo per reati ambientali d’Europa, dopo quello relativo alla strage di Bhopal in India. Sul banco degli imputati il miliardario svizzero (aimè) Stephan Schmideiny e il barone belga Louis de Cartier de Marchienne, proprietari, in diversi periodi della loro storia, di Eternit, il gruppo che lavorava amianto in Italia. I due sono accusati di disastro doloso e di omissione dolosa di controlli antinfortunistici. In pratica sapevano della pericolosità dell’amianto e non hanno fatto nulla per evitare le morti. Per prolungare l’attività dello stabilimento piemontese (e quindi dei suoi profitti) si omettevano i dati sulla pericolosità a lungo termine di questa fibra. Lo stato italiano è a sua volta sul banco degli imputati, accusato di non avere rispettato le sue stesse leggi. Se ci fossero stati i controlli il disastro forse sarebbe stato evitato.

Una polvere terribile quella dell’amianto, una polvere che, se respirata, provoca l’asbestosi (l’amianto è anche detto asbesto) e tumori a polmoni (mesotelioma) e bronchi. La fibra d’amianto è 1300 volte più sottile di un capello umano e non esiste in teoria una soglia di rischio al di sotto della quale la sua concentrazione nell'aria non sia pericolosa. La fibra d’amianto è pericolosa e basta. L’amianto è morte. Le malattie legate all’amianto non si possono curare. Si può prolungare la vita, ma d’amianto si crepa.

Dal punto di vista industriale fino agli anni 80 si utilizzava l’amianto soprattutto per produrre la miscela cemento-amianto, che non è altro che l’eternit. Questo serviva per materiali edilizi (tegole, pavimenti, ecc.), la coibentazione di edifici e tetti (ma anche navi, treni, ecc.). Le tute dei vigili del fuoco erano anche fatte in amianto. Infatti l’amianto è ignifugo.

Già nel 1943 la Germania nazista riconobbe la natura cancerogena dell’amianto e risarcì i lavoratori danneggiati. Il rapporto diretto tra amianto e tumori fu già allora dimostrato. Dagli anni 60 la comunità scientifica sa che l’amianto fa male, dagli anni settanta si sa che lavorare l’amianto può costare la vita. Tuttavia in Italia l’amianto è fuori legge solo dal 1992.

Nella sola penisola l’amianto ha provocato migliaia di morti, soprattutto tra gli operai che lo lavoravano. Ma l’amianto uccise anche i loro famigliari e coloro che risiedevano vicino agli stabilimenti. Colpite soprattutto zone costiere come Monfalcone (provincia di Gorizia) e Trieste al Nord Est, Genova e La Spezia al Nord Ovest, Massa Carrara, Livorno e Pistoia al centro e Napoli (Bagnoli), Taranto e Siracusa (Piolo)al Sud.

La città alla quale è inevitabilmente legata la vicenda dell’amianto e a cui si riferisce il processo di Torino è Casale Monferrato, in Piemonte, sede per un ottantina di anni di una grande fabbrica della Eternit. A Casale l’amianto veniva espulso dallo stabilimento industriale con dei ventilatori i quali sparpagliavano morte in città. A Casale sono morte 1600 persone. Una strage.
E una città distrutta Casale Monferrato. Le parti lese al processo sono quasi 3000. Ogni famiglia, ogni cittadino è colpito direttamente da questa tragedia. La fabbrica chiuse nel 1986, ma la sua bonifica non è ancora conclusa. A Casale l’amianto è ovunque, si dissemina nei corpi delle persone, ma anche nelle case, nelle scuole. L’unica maniera per bonificare l’amianto è cementarlo. E quindi impossibile bonificare tutto completamente. Molte persone sono morte a Casale e molte moriranno ancora. La lana della salamandra, così veniva chiamato dai greci l’amianto, è ancora vivo e continua a provocare morte. L’amianto è un assassino silenzioso, un serial killer titola un libro di Stefania Divertito. Secondo l’autrice ogni anno in Italia sono 4000 i decessi legati all’asbesto. Il peggio deve ancora arrivare. Il picco di latenza dell’amianto ha una trentina d’anni (posso ammalarmi fra trenta anni per una contaminazione avvenuta oggi), il culmine massimo sarà quindi fra 10-15 anni. Si stima che ci sono 32 milioni di tonnellate di fibre di amianto ancora sparse in Italia (soprattutto in discariche abusive). In Italia l’amianto è illegale dal 1992, ma bisogna ricordare che in molti paesi del Sud del mondo spesso si continua ad utilizzarlo.

Il maxi processo Eternit di Torino è solo il più famoso delle cause legate all’amianto. Altri ve ne sono stati. Altri sono in corso o partiranno fra poco. Per esempio, il 2 dicembre a Monfalcone si è aperto un processo per omicidio colposo. Sono imputati 21 ex dirigenti dei cantieri navalmeccanici in relazione alla morte di 18 operai. Morti riconducibili all’esposizioni all’amianto. Il 12 gennaio a Padova ci sarà un processo contro 8 ufficiali della marina militare per la morte, anch’essa riconducibile all’amianto, di due marinai.
Le aspettative dei familiari delle vittime sono molte. Una battaglia per alcuni cominciata negli anni ottanta. Vedremo se giustizia sarà fatta. Una spada di damocle pende tuttavia sul processo: l’approvazione del disegno di legge sul processo breve, l’ennesima furbata berluscomica, rischia di compromettere anni di lavori.

Riferimenti bibliografici:
http://www.dillinger.it/amianto-storia-di-un-serial-killer-31706.html
http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desktop?_nfpb=true&_pageLabel=PAGE_SALASTAMPA&nextPage=News_prima_pagina/info-1705452045.jsp
http://unoenessuno.blogspot.com/2008/09/blu-notte-amianto-le-morti-silenziose.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Asbesto
http://blog.verdenero.it/2009/07/22/amianto-a-dicembre-si-parte-con-il-processo-eternit/
http://blog.verdenero.it/2009/10/28/amianto-lintervento-di-stefania-divertito-su-linea-notte/


Consiglio: guardate su youtube la puntata di Blu Notte sull’amianto:

http://www.youtube.com/watch?v=ZyMNYVkc65w

Libri sul tema:

- Amianto. Storia di un serial Killer.
Di Stefania Divertito

- La lana della salamandra. La vera storia della strage dell’amianto a Casale Monferrato.
Di Giampiero Rossi

3 commenti:

  1. Ahah, quando eravamo in disloc a Militare abbiamo dormito 2 notti nella fabbrica Eternit nel canton Glarona.. Ma ci han rassicurato che avevano tirato via le cose tossiche dai materiali. Schperem bèn. Bella Frengo. Il Don Chischotte Ticinese avanza a lancia tratta contro le ingiustizie.

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  3. Sicuramente le persone sotto accusa cercheranno di ridimensionare i pericoli posti da questo materiale.. Nell'attesa che il processo giunga a conclusione proporrei che i due vengano messi in una cella cancerogena.. Alla fine del processo cercheranno di fare causa al pubblico ministero per milioni di franchi per danni recati alla loro salute... Il vantaggio di questa strategia é che gli fai inciampare nelle loro balle... si vedranno le loro argomentazioni per quello che sono e le vittime potranno avere un'indennizzazione più voluminosa.. allo stesso tempo loro, come i dipendenti uccisi, patiranno le pene della malattia.. Un bel occhio per occhio ogni tanto fa bene!!!! Con un pò meno rispetto dei diritti fondamentali proprietari, riesci a favorire l'interesse generale... Cazzo devo ricredermi nelle mie credenze pacifiste..:-)!!!

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