sabato 2 gennaio 2010

Un anno di notizie. Buon 2010!



Apro il giornale dopo qualche giorno di assenza dalla civiltà dell’informazione. Vediamo come comincia l’anno con qualche notizia presa da “la Repubblica” del 2 gennaio.

A Milano si ipotizza di dedicare una strada all’ex leader socialista Bettino Craxi. Il sindaco Moratti paragona Craxi a Giordano Bruno: “Il filosofo fu mandato al rogo ma poi gli dedicarono vie e piazze”. Immagino il povero Bruno, bruciato nel 1600 a causa delle sue teorie filosofiche, rivoltarsi nella tomba (già, è stato bruciato, ma è un modo di dire!!) per lo sprezzante paragone. La storia (e la scienza) assolse Giordano, farà lo stesso con Bettino? Dubito sia il caso. Chi non verrà assolta di sicuro sarà Letizia.

Dalla Francia giunge una simpatica notizia d’incoerenza politica. L’UMP, il partito del presidente Sarkozy, ha plagiato una canzone canadese per uno spot elettorale. Il partito, paladino del diritto d’autore, fautore di una “tra le più repressive” leggi contro la violazione del copyright in Internet, dovrà versare 32 500 euro d’indennizzo. Pare inoltre che non sia la prima volta che capiti. I pirati non sempre hanno la bandiera nera col teschio e spesso i più grandi filibustieri sono coloro che si prefiggono di cacciarli.

In Russia la polizia arresta, durante una manifestazione per la libertà d’espressione, Ljudmila Alekseeva, sostenitrice dei diritti umani. Niente di nuovo vien da dire se non che la signora è una fragile nonnina di 82 anni, mito della dissidenza al regime sovietico. La donna gode di un ampio prestigio internazionale tanto che quindici giorni fa è stata insignita di un premio dall’Europarlamento. Resisi conto della gaffe d’immagine, la polizia libera la signora che però non se ne va finché tutti gli altri manifestanti non vengono a loro volta liberati. Tornata a casa Ljudmila riporta l'accaduto sul suo “frequentatissimo” blog, ampliando così le dimensioni della protesta. A fare paura al potere non sono i muscoli, non è la giovinezza. Sono le palle. In questo caso quelle di una fragile (fisicamente) signora di 82 anni.

Nel 2009 il club dei miliardari italiani è diventato più numeroso: da 11 si è passati a 14 membri. Il patrimonio complessivo di questi signori è aumentato di 13 miliardi, il che equivale ad un guadagno medio giornaliero di 2.5 milioni a testa (di cazzo). Il tesoretto azionario del premier Berlusconi è aumentato di un miliardo per un guadagno mensile di 83 milioni. Nuovo entrato nell’esclusivo club il nostro amico Muhammar Geddhafi che grazie ai suoi investimenti di capitale nella banca Unicredit ha aumentato del 82% il proprio gruzzoletto azionario. Che gliene frega a lui del povero Hans Rudolph?

Dopo Google e Yahoo anche la Apple sceglie (??) di inginocchiarsi ai dictatat cinesi. Gli iphone venduti nella terra di Confucio saranno censurati da qualsiasi notizia relativa al Dalai Lama. Impossibile accedere alle raccolte di testi o alle preghiere del leader tibetano (e buddhista).L’intesa tra questi giganti oligopoli americani e il regime cinese fa paura. Pare però che sia solo una questione di rispetto degli usi e costumi locali. “Continuamo a rispettare le leggi locali, non tutte le App sono disponibili in ogni paese”, è in effetti la spiegazione di Apple.

Mi fermo qui e rimpiango Osco. Buon anno a tutti (o quasi)!

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