domenica 22 agosto 2010

Mercenari alla cassa!!

La società di sicurezza privata Xe Services verserà 42 milioni di dollari per aver violato le norme sull’esportazioni di armi. Nel frattempo però continuerà a stipulare contratti milionari con enti federali.



Finita sotto i riflettori per aver compiuto una strage di civili iracheni nel settembre 2007 e per lo strapotere politico militare accumulato negli ultimi anni, la Blackwater Worldwide, l’esercito privato più potente del mondo, ha da poco cambiato nome diventando Xe Sevices. Con un colpo di spugna si è tentato di rimuovere l’orripilante fama raggiunta dalla società fondata nel 1996 dal marines neocon Erik Prince. Cambia il nome ma non muta l’attitudine e il colosso mercenario resta sotto i riflettori per le continue attività illecite perpetuate. Riferisce il New York Times del 21 agosto 2010:

The private security company formerly called Blackwater Worldwide, long plagued by accusations of impropriety, has reached an agreement with the State Department for the company to pay $42 million in fines for hundreds of violations of United States export control regulations.

In pratica, la società di Prince é accusata di aver violato le regole di esportazioni di materiale bellico vendendo illegalmente armi al governo afgano. Per esportare materiale e tecnologia militare dagli Stati Uniti verso altre nazioni è necessaria un’approvazione del Dipartimento di Stato. Senza questa autorizzazione la Xe aveva stipulato contratti con governi e organizzazioni straniere. Per cui eccola costretta a pagare 42 milioni di dollari, come accordato con il Dipartimento di Stato.

Una buona notizia? Diciamo un contentino.

In primo luogo si deve sottolineare che l’accordo stabilito con il Dipartimento di Stato permette alla compagnia di sfuggire ad ulteriori magagne giudiziarie. Inoltre la multa di 42 milioni di dollari non vieterà alla Xe di continuare ad ottenere lucrosi contratti con il governo. Solo nel mese di giugno sono stati stabiliti due contratti, uno da 120 milioni con il Dipartimento di Stato e uno da 100 con la CIA, per compiti di sicurezza in Afghanistan.

Oltre alla vendita di armi al governo afgano la Xe è anche accusata di aver addestrato illegalmente le truppe ribelli al sud del Sudan e la polizia di Taiwan. Compiti questi che dimostrano la forza e l’autonomia operativa raggiunta dalla società. Come riferito in un post qualche mese fa il potere raggiunto dall’ex Blackwater è così forte da essere ormai considerata una vera e propria “struttura di potere paramilitare parallela, che agisce indipendentemente dalle decisioni prese ufficialmente da Washington”.

In questi giorni dove le ultime truppe (ufficiali) statunitensi stanno lasciando l’Iraq dopo sette anni di occupazione (e 100 000 civili morti e 10 000 soldati USA tornati in una bara) la questione sulle compagnie di mercenari rimane aperta. Ora che i Tg di tutto il mondo ci mostrano i soldati USA che se ne vanno non ci é dato a sapere quanti mercenari rimarranno in Iraq. Le compagnie private erano considerate il secondo più grande esercito presente nel Golfo: 100 000 uomini di cui 48 000 identificabili come soldati veri e propri. Quanti ne rimarranno? A fare cosa? Per conto di chi? La riflessione verso questo estremismo della privatizzazione, quella della guerra e della sicurezza, si impone quindi ora più che mai.

PS:

A proposito di società mercenarie:

L’ 11 agosto un’impresa militare privata, la britannica Aegis Defence Services LTd, ha preso sede in Svizzera, a Basilea. Alla base di questo trasloco ragioni fiscali ma anche giuridiche. Come sottolinea il quotidiano ginevrino Le Temps: «Il n’existe rien au niveau fédéral permettant un contrôle de sociétés de sécurité ou de prestations militaires».

Aegis Defence Services é stata fondata nel 2004, dispone di 20 000 specialisti ed è presente in Afghanistan, Iraq, Kenya, Nepal e USA. La società è stata fondata da Tim Spencer un tenente colonnello delle forze britanniche, costretto a lasciare l’esercito a causa delle responsabilità dei suoi uomini nella morte di un civile irlandese. In seguito Spicer è stato implicato in oltre in un affare di traffici d’armi in Sierra Leone.

Ci mancava solo questa. Benvenuti !!

Referenze:

http://www.nytimes.com/2010/08/21/world/21blackwater.html?_r=1

http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2010/06/23/AR2010062305255.html

http://loradelleresia.blogspot.com/search/label/USA

http://m.letemps.ch/Page/Uuid/2d4f9562-a4bf-11df-901b-eb0281fc56b4/Une_arm%C3%A9e_priv%C3%A9e_britannique_qui_inqui%C3%A8te_la_Suisse

http://m.letemps.ch/Page/Uuid/2d705e3c-a4bf-11df-901b-eb0281fc56b4/Des_soldats_priv%C3%A9s_au_service_des_Etats

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