"Tira aria di blues", si diceva l’anno scorso. Quest’anno, essendo a Losanna, devo rinunciare per la prima volta all’amato Blues to Bop. Scopro però un’interessante alternativa: il festival di cinema africano.
Si tratta della quinta edizione di un festival cinematografico dedicato interamente all’Africa. Il tema di quest’anno è “Back to Africa”: a cinquant’anni dalle indipendenze è tempo di bilanci. Ai registi africani, ognuno alla sua maniera, il compito di riflettere sulla questione: ritorno alle origini, fallimenti della decolonizzazione, evoluzioni positive, eccetera. Una selezione di una trentina di film appartenenti a tutti i generi cinematografici (documentari, fiction, cortometraggi, animazione, ecc.) saranno proiettati alla cinemateca svizzera e all’aria aperta, nell’affascinante cornice del teatro de Verdure nel parco di Montbenon.
Da non perdere, per gli amanti del reggae, il documentario su Alpha Blondy di sabato sera: “Alpha Blondy: un contestataire africain. Alpha Blondy: un combattant de la liberté”.
Dagli archivi della Radio televisione ivoriana (RTI) vengono recuperate varie immagini che ripercorrono la carriera di un personaggio che, in Costa d’Avorio, è considerato come la voce dei senza voce, simbolo di una speranza spesse volte persa.
Girato da una giornalista di Radio France International, Antoinette Delafin-Cissé, è il primo documentario dedicato al reggaeman ivoriano: un film musicale che mischia elementi bibliografici e considerazioni politico/spirituali. Alpha Blondy: “un mythe vivant qui appartient à l’histoire de l’Afrique contemporaine ".
Ecco una pungente canzone del cantante ivoriano. Un testo che si potrebbe inserire perfettamente nel dibattito lanciato quest’anno dagli organizzatori del festival.
Info:
http://www.cinemasdafrique.ch/
http://www.infosud.org/spip.php?article8718
http://www.cinematheque.ch/
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